mercoledì 31 agosto 2011

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Sto a casa un mese per maternità
non sono incinta
posso ancora usare quella del primo figlio che non ho usato perchè volevo a tutti i costi tornare al lavoro

non fare come le altre mamme,
no
io che so gestire le priorità e l'organizzazione e dimostrare che si possa lavorare al meglio anche avendo un figlio

io che ho visto i miei suoceri godersi il piccolo, non che mi dispiaccia, mi hanno dato una grande mano e lui gli ha dato qualcosa di nuovo a cui pensare e un sorriso costante

io che ho scoperto che il problema non sono le mamme ma i papà
quei papà che sono i tuoi colleghi e fanno di tutto per stroncarti

perchè quando torni dalla maternità sei diversa, sei più veloce, più organizzata, meno interessata a perdere tempo, leggi nei pensieri delle persone, sei più creativa, attiva, sei disposta a sentirti vittima come scarico del nervosismo degli altri, zitta senza poter dire niente perchè altrimenti sei te che passi come quella sclerata, sai è mamma, avrà le sue paturnie

quando torni sai che puoi tutto, dato che sei riuscita a mettere al mondo un bambino, tutto il resto è niente.
non hai paura di niente, ma gli altri hanno paura di te, sempre di più, della tua energia e per reazione rallentano ancora di più

rallentano fino a quando anche tu sei costretta a rallentare e a capire che non riuscirai mai a lavorare con loro, non puoi rinnegare te stessa

e se fossi tu a sbagliare? non avresti avuto le conferme che hai ricevuto.

quindi sono arrivata ad una conclusione: le donne non riusciranno mai a lavorare se non diventano mezzi uomini e a quel punto non sono più ne uomini ne donne.

forse un domani le donne si coalizzeranno, come fanno gli uomini e allora troveranno rispetto

il rispetto della diversità. per lavorare INSIEME.

intanto per un mese penso, seguo, organizzo e naturalmente progetto maglia e cucito.

e poi vedremo.

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